La fotografia notturna è un genere fotografico che suscita molto interesse, sia per lo scenario suggestivo, sia per la possibilità di riprendere e immortalare la volta celeste con tutte le sue stelle e la via lattea. Esiste poi una tecnica fotografica, lo startrail, che, se eseguita in maniera corretta, riesce ad impressionare il movimento terreste, disegnando sull’immagine le scie che compongono le stelle. Nell’articolo troverete spiegato in 10 mosse, come fare uno startrail e come preparare lo scatto finale.

Come fare uno Startrail, tecnica fotografica, fotografia notturna

Sommario

Come fare uno startrail: 10 consigli da rispettare

1) Obiettivo per fotografare uno startrail:

Come nella fotografia di paesaggio, l’obiettivo influisce sul risultato finale. Un angolo di campo maggiore, permetterà al fotografo di inquadrare una maggiore porzione di cielo e primo piano. Al contrario, un obiettivo tele zoom, assicura dei dettagli più ravvicinati e un angolo minore.

Consigliamo di utilizzare un obiettivo luminoso, che abbia un’apertura minima di f/2,8. Come vedremo più avanti, la luminosità dell’obiettivo è comoda per farvi recuperare degli stop sugli ISO, riducendo così il rumore digitale e quindi non indispensabile se la tua fotocamera regge bene gli alti ISO.

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2) Treppiede per gli startrail:

Il treppiede è un accessorio che non deve assolutamente mancare. Infatti, con esso si sviluppa tutto il lavoro, ed è fondamentale che sia solido e robusto. Durante la ripresa dello startrail, è importante che la fotocamera sia ben salda, così da evitare il micromosso; le lunghe esposizioni e il vento possono essere causa di foto mosse e poco nitide.

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3) Telecomando o temporizzatore per startrail:

Il telecomando è un altro strumento che non può mancare nelle tue uscite fotografiche. Oltre a farti scattare in sicurezza e libertà, se possiede un temporizzatore, ti farà fare uno startrail perfetto. Nel caso contrario, non preoccuparti perchè alcune fotocamere hanno all’interno del loro software questa opzione.

Infine, puoi dicidere di scattare manualmente i singoli scatti. Questo però richiede molta pazienza e per lunghi periodi di tempo. In ogni caso, il telecomando ti darà una sicurezza in più, evitando di toccare la fotocamera e rischiare di far muovere o vibrare la fotocamera.

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4) Studio del meteo, dell’inquinamento luminoso e della composizione:

Se è la prima volta che ti avvicini a questa tecnica fotografica e non sai come fare uno startrail, devi sapere che la composizione gioca un ruolo fondamentale per il tipo di effetto che vuoi ottenere.

Rispettando la regola dei terzi, cerca di dare più importanza al cielo, così da riprendere una porzione maggiore di scie. Recati sul posto con un po’ di anticipo (a meno che già non lo conosci), studia più composizioni e memorizza la location, così nel buio poi potrai muoverti più agilmente.

Abituati a controllare le previsioni del tempo locali, così da non rischiare di trovare serate nuvolose o con troppa umidità e assicurati che le città o le luci circostanti non disturbino troppo.

Tra i suggerimenti su come fare uno startrail, c’è da offrire particolare attenzione alla posizione della stella polare; essa, infatti, gioca un ruolo basilare nell’effetto delle scie luminose e le dedicheremo il punto 5.

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Nuvole e inquinamento luminoso hanno disturbato lo startrail

5) Stella polare:

Come dicevamo poco fa, la posizione della stella polare è un fattore che non va assolutamente tralasciato. Infatti, da essa dipende la conformazione dell’effetto “scie di stelle“.

La stella polare, fin dall’antichità veniva utilizzata come punto di riferimento per le navigazioni, questo perché la sua posizione si trova allineata perfettamente con l’asse di rotazione della terra; questo fa si che la stella polare resti immobile all’occhio umano, mentre tutte le altre stelle sembrano girarle intorno, provocando queste scie circolari.

Puoi utilizzare applicazioni per smartphone e tablet per aiutarti ad individuarla, oppure, studiare preventivamente su qualche testo o sito internet come individuare la sua posizione (qui trovi un sito che spiega come riconoscerla).

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6) Disattiva tutte le funzioni automatiche:

Prima di cominciare a scattare, ricordati di controllare se tutte le funzioni automatiche sono disattivate. La fotocamera non dovrà fare altro che scattare i vari fotogrammi in sequenza senza interruzioni. Per cui disattiva impostazioni come:

  • riduzione rumore
  • riduzione rumore alti ISO
  • modalità di scatto
  • messa a fuoco

Questi fattori possono solo creare ritardi tra uno scatto e l’altro. Disattiva anche la visualizzazione della foto appena scattata, questo non solo per velocizzare la registrazione del file, ma anche per risparmiare batteria.

7) Messa a fuoco:

Nella fotografia startrail ti consigliamo di utilizzare la messa a fuoco manuale. Infatti, oltre a consumare la batteria, la continua ricerca del fuoco in una situazione di luce scarsa e con poco contrasto ti farebbe solo perdere tempo.

Piuttosto, regola la messa a fuoco manualmente. Sappiamo già in partenza che mettere a fuoco in quelle condizioni non è per nulla semplice; noi ci siamo trovati bene con questo metodo che stiamo per descriverti, per cui non ti resta che sperimentare.

Individua una stella molto luminosa, attiva il live-view e ingrandisci l’immagine fino a che non riesci a visualizzare sullo schermo della fotocamera il puntino luminoso; a quel punto regola la messa a fuoco fino a vedere il puntino puntiforme e il gioco è fatto.

8) Tecnica:

Bene, se avrai seguito i passaggi fino a qui, vediamo come fare uno startrail e quale tecnica fotografica utilizzare.

  • RAW o JPG: qui sta a te decidere se vuoi passare qualche minuto in più davanti al pc ad elaborare tutti i file RAW ma avere una qualità elevata (con conseguente ingombro in termini di memoria) oppure se scattare in JPG e avere già dei file pronti all’uso.
  • Imposta la modalità manuale (M), così potrai regolare tempi, diaframmi e ISO.
  • ISO: imposta gli ISO sui 1600 o 3200
  • Diaframma: f/2.8
  • Tempi: ?
  • Misurazione dell’esposizione in Matrix (ma non è necessaria)
  • Esegui uno scatto a parte per avere il primo piano correttamente esposto

Ed i tempi?

Queste sono all’incirca le impostazioni base da seguire per come fare uno startrail. Ovviamente non possiamo garantire che questi dati siano adatti a tutte le situazioni, diciamo che è un punto di partenza.

Ci sono fattori come la luna, l’inquinamento luminoso, l’umidità, il tipo di lente utilizzata che influenzano l’esposizione e quindi, i tre fattori basilari.

Ti starai chiedendo che fine hanno fatto i tempi? Bene, quando ti appresti a regolare l’esposizione, puoi utilizzare la regola del 600 per calcolare i tempi di esposizione. Come funziona?

Semplice, devi dividere per 600 il numero della lunghezza focale dell’obiettivo che stai utilizzando per lo scatto, il risultato sarà il tempo massimo da utilizzare, prima che la stella da puntiforme diventi una scia.

Quanti scatti devo fare per fare uno startrail?

Se vuoi ottenere un cerchio completo delle scie di stelle (vedi foto sotto) dovrai farne almeno 350 circa, in caso contrario puoi farne molti di meno (ad esempio 80) e ottenere ugualmente foto incredibili.

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foto di Lincoln Harrison


9) Elaborazione delle scie di stelle:

Una volta che avrai i tuoi scatti, dovrai elaborare le foto con Photoshop (qui trovi il video tutorial su come elaborare uno startrail) oppure se non sai come fare uno startrail e non vuoi perderci troppo tempo sopra, non ti resta che utilizzare uno dei tanti software disponibili gratuitamente che faranno il lavoro al posto tuo. I principali software che puoi scaricare sono: StarStax, StarTrails e ImageStacker.

10) Dark Frame:

I dark frame, come dice la parola, sono dei file completamente neri che vengono utilizzati dai programmi sopracitati per eliminare, o quantomeno ridurre, il rumore termico digitale. Non è necessario farlo, ma se volete potete cimentarvi per sperimentare questa tecnica fotografica per cercare di togliere il rumore. Come si fa un dark frame? Semplicissimo.

Una volta terminata la sequenza degli scatti, metti il tappo davanti l’obiettivo (si hai capito bene :P) e scatta una o più foto con le stesse impostazioni degli scatti precedenti; questo ti permetterà di avere un file completamente nero, sul quale è registrato solamente il rumore termico digitale. In questo modo i software dedicati, saranno in grado di eliminare e pulire la tua immagine attraverso degli algoritmi interni.

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Se vuoi vuoi provare questa tecnica fotografica su un singolo file, come nell’immagine qui sotto, vieni a scoprirlo qui.

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